Quando andate a letto la sera vi soffermate a pensare a ciò che avete fatto durante la giornata che vi ha reso felici? Mi riferisco alle cose più semplici, quelle che quasi tutti diamo per scontato perché siamo presi dalla frenesia di milioni di compiti e doveri da svolgere e portare a termine durante il corso della giornata, perché siamo stressati, perché siamo mentalmente distratti, perché siamo diventati parte integrante dell’inquinamento atmosferico che annebbia tutti e cinque i nostri sensi.
Quello che dobbiamo cercare di fare è provare ad ascoltare tutti e cinque i nostri sensi, aprire noi stessi verso la semplicità, verso tutto ciò che ci circonda e che allieta le nostre giornate, come ad esempio aver bevuto un bicchiere di acqua fresca durante una giornata calda e torrida, non è forse una sensazione bellissima? Sembrerà banale ma come sapete non tutti possono farlo, poiché nel mondo ci sono persone che vivono in luoghi dove c’è siccità e scarsità d’acqua; oppure consumare un pasto delizioso che ci piace, un bel piatto di pasta fumante col condimento che preferiamo (gusto), bere un buon bicchiere di vino, fare una chiacchierata con una persona amica, guardare un tramonto, osservare il volo degli uccelli nel cielo (vista), oppure ascoltare il suono persistente dei grilli e delle rane in estate quando dormiamo con le finestre aperte e ci cullano tra le braccia di Morfeo (udito); infine il profumo della pelle della persona che amiamo, di nostro figlio o il profumo che semplicemente ci vaporizziamo al mattino prima di uscire di casa (olfatto) che ci piace tanto e ci mette subito di buon umore e un abbraccio o un bacio che abbiamo dato alla nostra mamma o al nostro amore (tatto) e tante altre cose che fanno bene al nostro cuore e alla nostra mente e che se ci pensate bene sono veramente tantissime!
Si tratta di un atteggiamento di costante gratitudine nei confronti della vita che stiamo vivendo e questo ci aiuta a vivere sempre meglio, in pace con noi stessi ma soprattutto come persone eternamente felici, in maniera però ingiustificata, poiché dire “grazie” o “ti amo” non sempre significa amare.
Se impariamo a trasformare tutta la negatività in cui possiamo imbatterci durante la giornata in una opportunità costruttiva e di cambiamento positivo, allora riusciremo a vivere sempre più felicemente la nostra vita e arricchiremo anche la vita delle persone che ci stanno accanto. Può succedere che perdiamo un volo o un treno, ma chi lo sa se in quell’attimo in cui ci è successo questo, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere la nostra anima gemella?
Se impareremo a dire “grazie” anche per le cose che non funzionano come dovrebbero e come vorremmo nella nostra vita, questi avranno un potere pari a zero su di noi, perché tutto ciò che accade non avviene mai per caso, ma ha sempre una sua ragione d’esistere, dobbiamo soltanto accettare quello che ci viene donato e assaporarlo in ogni sua parte, contemplarlo in ogni sua sfaccettatura.
Forse penserete che si tratta di cose difficili da mettere in pratica, perché nel nostro pensiero comune la felicità è sempre un qualcosa che ci viene insegnato come il raggiungimento di ambiziosi obiettivi, come una stabilità finanziaria, una relazione stabile, un fisico perfetto, una casa bellissima, ecc. ecc.
Il vero senso di gratitudine invece ci insegna che possiamo essere felici adesso, nel momento stesso in cui sto scrivendo a voi queste parole, perché amo trasmettere a chi mi legge quello che sento sulla mia pelle in ogni istante e in ogni sua sfumatura perché le emozioni si vivono nel presente e non può esistere nessun altro tempo che può deliziarci con questa autenticità poiché “il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora.” (Haruki Murakami)